Come andavano in bagno i dinosauri? D'accordo, l'espressione è inesatta e antropocentrica, ma la domanda rimane: com'era strutturato l'apparato escretore dei dinosauri? E quello riproduttore? Quello che sappiamo per certo è, a differenza della maggior parte dei mammiferi, i dinosauri non avevano aperture separate per le diverse funzioni, ma avevano una cloaca, un'apertura unica preposta a... tutto quanto.
In 3D. Ora, per la prima volta, una cloaca di dinosauro è stata ricostruita a partire da un fossile e trasformata in un modello 3D, che rivela nuovi dettagli sulla sua funzione, soprattutto riproduttiva; i risultati sono stati pubblicati su Current Biology.
Il fossile utilizzato nello studio appartiene a Psittacosaurus, un dinosauro vissuto tra i 125 e i 100 milioni di anni fa e di dimensioni relativamente ridotte: era lungo fino a 2 metri e pesante 20 chili, come un grosso cane. Jakob Vinther, primo autore dello studio, lo stava studiando per altri motivi: la sua attenzione era concentrata sulla pelle particolarmente ben conservata, perché era in cerca di prove delle capacità mimetiche dell'animale.
Ricostruzione. Durante il lavoro, però, il paleontologo si è accorto che la sua cloaca era conservata praticamente intatta, e ha coinvolto nel lavoro un paleoartista che l'ha ricostruita in digitale e in 3D (anche il fossile è in 3D, ovviamente, ma appiattito dal peso di tonnellate di rocce che l'hanno schiacciato per milioni di anni); il modello così ricreato è stato confrontato con altre cloache del regno animale, da quelle degli uccelli a quelle dei coccodrilli.
Il risultato è che, secondo lo studio, la cloaca di Psittacosaurus non funzionava come quella degli uccelli, ma come quella dei coccodrilli, almeno per quel che riguarda la riproduzione. Dove i primi si accoppiano semplicemente mettendo a contatto le loro cloache, i maschi dei secondi hanno un pene nella cloaca, "nascosto" da due lembi di pelle; gli stessi che ha Psittacosaurus, che secondo Vinther poteva quindi essere dotato di pene.
Il lanciasegnali. Sul bordo esterno della cloaca, poi, Vinther ha trovato tracce di melanina: la sua interpretazione è che la cloaca fosse anche utilizzata per lanciare segnali visivi di natura sessuale, probabilmente accoppiati a segnali olfattivi prodotti da ghiandole nascoste sotto i lembi di pelle. Tutte queste ipotesi avrebbero bisogno di ulteriori conferme, ma c'è un problema: per avere il quadro completo servirebbe anche ritrovare le strutture sessuali di tessuto molle, che però molto difficilmente si fossilizza e si conserva.