È ormai chiaro a chiunque si occupi di conservazione della natura che viviamo nel bel mezzo di una nuova estinzione di massa, la sesta da quando è comparsa la vita sulla Terra e la prima a venire accelerata dalle azioni di una specie in particolare (la nostra, ovviamente).
Le dimensioni di questa crisi sono tali che non sempre è facile rendersi conto di quanti davvero siano gli animali che scompariranno per sempre da qui a pochi anni, a meno che non si agisca per salvarli; un nuovo studio condotto da esperti di Stanford e dell'Instituto de Ecología di Città del Messico, e pubblicato su PNAS, può essere d'aiuto per farsene un'idea: contiene una lista di tutte le specie note di vertebrati attualmente in via d'estinzione, che per ora sono 515 e che, allo stato attuale, continueranno a crescere nei prossimi anni.
Meno di mille. Lo studio si basa su dati raccolti dalla IUCN, la International Union for Conservation of Nature, che tiene traccia di tutte le specie in pericolo (e del grado di minaccia a cui sono sottoposte) nella sua Lista Rossa, che al momento in cui scriviamo segnala che ci sono nel mondo più di 31.000 specie in via d'estinzione. Di queste, 515 sono nella lista dello studio di cui parliamo: gli esperti hanno analizzato i dati relativi a 29.374 specie di vertebrati terrestri, e ne hanno trovate 515 (75 mammiferi, 335 uccelli, 41 rettili e 65 anfibi) che contano meno di 1.000 esemplari nel mondo, più della metà delle quali si trovano in una situazione ancora più critica perché contano meno di 250 esemplari. La maggior parte di queste specie, si legge nello studio, sono concentrate nelle regioni a più alta biodiversità sul pianeta, quindi quelle tropicali e subtropicali.
Processo irreversibile. La lista, che si può consultare in PDF qui, comprende specie di ogni tipo, dalla lince pardina, originaria della Spagna, al panda, dal tamarù (l'unico bovino endemico delle Filippine) al rinoceronte di Giava, uno dei mammiferi più rari del mondo (ce ne sono non più di 60 esemplari).
Nello studio si legge che «la sesta estinzione potrebbe essere la più grave minaccia ambientale per la sopravvivenza della nostra civiltà, perché è irreversibile», e che «la conservazione di specie a rischio dovrebbe diventare un'emergenza globale per governi e istituzioni locali, alla pari del cambiamento climatico». Tra qualche anno potremo dire se questo allarme è stato ascoltato o se è caduto nel vuoto – se ci saremo ancora.