Il lago Mono è uno specchio d'acqua dalle caratteristiche estreme: le acque sono così ricche di sali alcalini che la vita è quasi impossibile. Resistono solo batteri e archea estremamente specializzati... e una mosca che nuota sott'acqua grazie a una muta subacquea.
La mosca (Ephydra hians) riesce infatti a creare attorno al suo addome una bolla d'aria che le permette si resistere all'ambiente estremo e addirittura di nuotare alla ricerca di cibo (alghe e e batteri). La bolla protegge gli spiracoli, presenti sull'addome, attraverso i quali la mosca respipra.
Il segreto nei peli. Nonostante nelle altre specie il carbonato di sodio di cui è ricco il lago tenda a sciogliere lo strato d'aria intrappolato dai peli, questa mosca riesce a creare la bolla perché i peli stessi sono molto più fitti che in altre specie e impediscono all'acqua basica di penetrare. A loro volta, poi, le mosche sono cibo per gli uccelli che durate le migrazioni vivono attorno al lago.
Purtroppo anche in questo ambiente estremo l'uomo ci mette lo zampino: pompando l'acqua del lago i sali alcalini si concentrano e raggiungono livelli troppo alti anche per Ephydra hians, e gli occasionali turisti che si bagnano nel lago lasciano in acqua tracce di creme solari, ricche di sostanze che lavano via la bolla della mosca.