Se uno scimpanzé mangia la terra non è affamato e nemmeno gli ha dato di volta il cervello. Il curioso comportamento - da tempo noto - ha finalmente una spiegazione. Una ricerca condotta da Sabrina Krief e colleghi del Museo di Storia Naturale di Parigi ha infatti chiarito che dietro a questa "dieta" c'è una pratica salutistica. La geofagia - così è chiamata la tendenza a mangiare terra - migliorerebbe l'effetto delle foglie di una pianta dalle proprietà antimalariche, che le scimmie mangiano insieme alla terra. Dalle osservazioni è emerso che gli scimpanzé ingurgitano terra solo durante (o immediatamente dopo) i "pasti" a base di trichilia rubescens, pianta tropicale della famiglia delle meliacee. Simulando la digestione, gli scienziati hanno notato che le proprietà della trichilia emergono al meglio solo quando è combinata con la kaolinite, un minerale di cui è ricco il terreno dove cresce la pianta. Tale componente, usato anche in farmaci ad uso umano, è noto per prevenire la dissenteria.