E' possibile che patrimoni genetici dei maschi e delle femmine non si incrocino mai? Forse sì, potrebbe essere il caso di una particolare specie di formiche diffuse nel continente americano.
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Le formiche operaie sono sterili, solo la formica regina si può riprodurre e in alcune specie particolari senza nemmeno l'aiuto del maschio. |
Tale padre tale figlio. Sorprendentemente però i maschi di Wasmannia auropunctata, una formica che vive soprattutto nel Centro e nel Sud America, hanno adottato una strategia molto particolare per assicurarsi un buon numero di discenti maschi. Usano la clonazione.
Secondo uno studio condotto alla Free University di Bruxelles (ULB) in Belgio, lo sperma del maschio sarebbe capace di cancellare il DNA della femmina dentro le uova fecondate, in modo che da queste nascano solo maschi, cloni del padre. Allo stesso tempo le femmine regine (che sono le uniche fertili) producono dei cloni di se stesse per assicurarsi la linea genetica reale. Ma questo è meno strano: anche le femmine di alcune specie di lucertola sono in grado di farlo. «Quello che è unico in queste formiche è che non solo le femmine si riproducono per clonazione, ma anche i maschi» dice David Queller, biologo evoluzionista della Rice University di Houston a proposito della scoperta.
Fino all'ultimo gene. Denis Fournier che ha guidato la ricerca afferma che questo strano fenomeno in termini evolutivi, potrebbe essere il risultato di una durissima guerra tra i sessi, iniziata quando le femmine hanno adottato una strategia riproduttiva volta ad assicurarsi la trasmissione del 100 per cento del patrimonio genetico (dall'incontro tra i due sessi nascono solo formiche femmine operaie che sono sterili) e i maschi per non scomparire si sono dovuti adattare. L'ipotesi, ancora da verificare, è che maschi e femmine abbiano patrimoni genetici completamente differenti, che trasmettono alla prole in assoluta autonomia, come se fossero due specie diverse.
(Notizia aggiornata al 1 luglio 2005)