Nativa del Brasile, dove abita tra le fronde degli alberi della foresta pluviale, la grande scimmia leonina è uno dei primati più spettacolari al mondo, con il suo pelo di colore arancione acceso e la criniera che le incornicia il muso. È anche uno dei più minacciati: l'IUCN classifica questa scimmia come EN, Endangered (cioè "in pericolo"), ed è dagli anni Settanta che le autorità locali e, soprattutto, le no profit che si occupano di conservazione lavorano per evitarne l'estinzione. Un nuovo studio diffuso dall'ONG Save The Golden Lion Tamarin e riportato per prima da AP ci regala in questo senso delle buone notizie: è da cinquant'anni che non c'erano così tanti esemplari di grande scimmia leonina, e le popolazioni brasiliane sono riuscite anche a sconfiggere, con l'aiuto dei vaccini, un'epidemia di febbre gialla.
A un passo dall'estinzione. L'associazione Save The Golden Lion Tamarin è americana, ed è nata nel 2005 per aiutare le operazioni dei loro omologhi brasiliani della Associação Mico-Leão-Dourado. Quest'ultima è stata fondata negli anni Settanta in risposta al crollo della popolazione di grande scimmia leonina in Brasile: in quel periodo c'erano solo 200 esemplari selvatici di questo primate, e la specie era a un passo dall'estinzione. Cinquant'anni di sforzi di conservazione, con la creazione di riserve e aree protette e la lotta per la tutela delle foreste già esistenti, hanno permesso alla grande scimmia leonina di "rimbalzare": nel 2017 se ne contavano 3.700 esemplari, quasi 20 volte tanti quelli che rimanevano negli anni Settanta. Sempre in quell'anno, però, questa specie ha subito un altro duro colpo alle sue speranze di ripresa: un'epidemia di febbre gialla che, nel 2019, aveva ridotto i numeri a 2.500 scimmie.
Lungo la strada della ripresa. Il vaccino per la febbre gialla, però, esiste: negli ultimi tre anni la Associação Mico-Leão-Dourado ha vaccinato quasi 400 esemplari con un siero per scimmie, riadattato a partire da quello usato sugli umani. La campagna vaccinale sulla grande scimmia leonina ha portato i risultati sperati: la febbre gialla è stata sconfitta, e questo, unito al fatto che parti importanti del loro habitat stanno venendo riforestate dopo essere state sfruttate come pascoli per decenni, ha portato a una nuova esplosione demografica. Stando al rapporto, ora gli esemplari di grande scimmia leonina che vivono allo stato selvatico sono 4.800, ai quali vanno aggiunti i quasi 500 che vivono in cattività in zoo e riserve. Non ancora abbastanza da convincere l'IUCN ad aggiornarne lo status, ma è la prova che gli sforzi di conservazione funzionano.