Quando è morta, nelle praterie del Montana circa 68 milioni di anni fa, era stata fecondata: una femmina di Tyrannosaurus rex scoperta dalla paleontologa Mary Schweitzer, dell'università della Carolina del Nord. Poche volte si è riusciti a risalire al sesso di un dinosauro partendo dalle ossa fossilizzate, e sempre con qualche incertezza: in questa occasione, invece, la scoperta è certa. Così come è certo che quella femmina aveva in grembo uova fecondate.
La ricerca del Dna. Certezze raggiunte analizzando un unico reperto, un femore, nel quale è stato identificato il cosiddetto osso midollare, che si trova anche nelle femmine degli odierni uccelli ma solo durante il periodo della deposizione delle uova.
Sembra che serva a fornire calcio per la formazione dei gusci delle uova. Lindsay Zanno, una delle ricercatrici del gruppo, spera di «trovare anche il Dna, ma per questo servono analisi più approfondite». Per adesso i paleontologi sono riusciti a confermare la natura midollare dell'osso del dinosauro grazie alla scoperta di un elemento chimico, il cheratan solfato, tipico di quel tipo di ossa.
L'importanza del reperto è notevole: poter disporre con certezza di un dinosauro femmina permette di indagare le caratteristiche che distinguono i maschi dalle femmine, di cui si conosce ancora molto poco. Inoltre, se si potesse avere un'impronta chimica del genere femminile che va al di là dell'osso midollare, si potrebbero identificare nuovi esemplari di dinosauri femmine tra i reperti già a disposizione e aprire una nuova strada per lo studio di questi giganti del passato.
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