Una nuova ricetta per i pasti delle mucche permette di produrre un latte più salutare e un burro migliore.
Il mio latte è più ricco del tuo perché io mangio semi di olio di colza. Oltre alle diete, si sta studiando anche il genoma delle mucche. |
Il gruppo, guidato da Anna Fearon, ha aggiunto alla razione quotidiana di fieno delle mucche 600 grammi di olio di colza, ottenendo latte che contiene il 26 per cento in meno di acido palmitico, un acido grasso saturo “cattivo” che ostruisce le arterie. Nello stesso tempo, la percentuale di acidi grassi insaturi “buoni”, come quello oleico, è cresciuta significativamente.
Spalmare che piacere. Il cambiamento nelle percentuali relative ha portato come conseguenza secondaria il fatto che il burro prodotto con il "nuovo" latte è facilmente spalmabile anche freddo, dal momento che l'acido oleico, a differenza del palmitico, fonde a bassa temperatura.
Tuttavia, riuscire a alterare la composizione dei grassi non è stato facile: l'olio di colza puro risultava dannoso per i batteri del rumine, che svolgono un ruolo fondamentale nei processi digestivi dei bovini. La Fearon e il suo gruppo hanno allora pensato di impiegare i semi della colza che invece passano intatti attraverso il rumine e sono digeriti in seguito. La scelta si è rivelata vincente, e i ricercatori hanno anche osservato che maggiore era la quantità di semi aggiunta alla razione e migliore risultava la composizione dei grassi.
(Notizia aggiornata al 17 marzo 2004)