Nel mondo ci sono 39 specie di felini, 25 delle quali sono inserite nella Lista Rossa dell'IUCN in quanto a rischio più o meno grave di estinzione. Il primo obiettivo di chi si occupa della loro conservazione è ovviamente quello di invertire questa tendenza e impedire la loro scomparsa.
Ma vista la situazione disperata di alcune di queste specie gli scienziati si stanno attrezzando anche per altre evenienze: un gruppo di ricerca del Leibniz Institute for Zoo and Wildlife Research ha di recente perfezionato un metodo per conservare criogenicamente i gameti maschili di questi felini, per creare una vera e propria "banca del seme" che funga da ultima risorsa in caso di catastrofi.
Testicoli sotto ghiaccio. La crioconservazione – cioè la conservazione in azoto liquido, a -196 °C – è un metodo molto usato per preservare spermatozoi, uova ed embrioni, ma è anche rischioso, perché può danneggiare queste cellule. I ricercatori hanno così dovuto elaborare un metodo per congelare i gameti senza distruggerli, e hanno dovuto risolvere un doppio dilemma: da un lato, un raffreddamento troppo rapido può essere dannoso per le cellule, dall'altro il materiale crioconservante (che impedisce la formazione di cristalli di ghiaccio nelle cellule) può, ad alte concentrazioni, essere altrettanto deleterio.
Una nuova speranza. I risultati sono confortanti: il 45% delle cellule testicolari di gatto domestico che sono state congelate e poi scongelate sono risultate ancora fertili, e cifre simili sono state ottenute anche nei test fatti sul gatto dorato asiatico e sul ghepardo. Il prossimo passo, quindi, sarà quello di applicare questo metodo a più specie possibile, così da avere una banca del seme dei felini a rischio a cui poter attingere per interventi come l'inseminazione artificiale, e per proteggere la diversità genetica all'interno di popolazioni i cui numeri si riducono di giorno in giorno.