La vita sulla Terra sarebbe sull'orlo del baratro suggeriscono due ricerche inglesi. Che mettono in guardia: le specie a rischio di estinzione sono molte.
Una farfalla blu (Maculinea arion) è scomparsa dall'Inghilterra nel 1979. |
La Terra sarebbe sull'orlo della sesta grande estinzione di massa, simile alle cinque che l'hanno preceduta. Almeno questo è quanto hanno ipotizzato da due grandi ricerche condotte in Inghilterra. Finora, infatti, l'ipotesi di un'estinzione di massa si è sempre basata sull'analisi di dati relativi a limitati gruppi di animali e piante. Le informazioni sugli insetti, che sono circa il 50 per cento delle specie conosciute, sono sempre state molto scarse.
Secondo un primo studio, gli insetti che vivono in Inghilterra si starebbero estinguendo allo stesso ritmo, se non in misura maggiore, di altri animali più studiati o meno resistenti.
Se altrettanto stesse accadendo anche nel resto del mondo - ha spiegato Jeremy Thomas, direttore del centro per l'ecologia di Dorset in Inghilterra, che ha condotto lo studio - staremmo assistendo alla più grande estinzione dal tempo dei dinosauri quando dal 65 al 95 per cento delle specie presenti sulla Terra scomparvero.
Miliardi di dati. Thomas ha analizzato le informazioni relative a uccelli, piante e farfalle inglesi degli ultimi 40 anni, raccolte attraverso i dati di oltre 20 mila naturalisti. I ricercatori hanno scoperto che il 71 per cento delle specie di farfalle sono drasticamente diminuite negli ultimi 20 anni. Lo stesso è avvenuto per il 54 per cento degli uccelli e il 28 per cento delle piante studiate. E in alcuni casi (due specie di farfalle e sei di uccelli) si sono completamente estinti.
Quali le cause? Secondo Thomas, il declino della popolazione è uniforme in tutta l'Inghilterra e sembrerebbe causato dalla perdita di un habitat meno influenzato dall'attività dell'uomo e dall'inquinamento.
Quest'affermazione sarebbe fortemente supportata, almeno per le piante, da un altro studio condotto sempre in Inghilterra e che ha scoperto come l'inquinamento da azoto riduca il numero di specie. Secondo i dati più aggiornati, il suolo inglese (e quello dell'Europa centrale) ricevono una media di 17 chilogrammi di composti d'azoto per ettaro all'anno. Troppi per i ricercatori che mettono in guardia: potrebbero uccidere il 20 per cento delle specie di piante erbose.
(Notizia aggiornata al 22 marzo 2004)