Dal punto di vista dell’etologia (cioè la scienza che studia il comportamento animale), non esiste un’entità, denominata istinto. Esistono invece molti comportamenti istintivi, ovvero non scelti razionalmente e autonomamente dall’individuo, che sono tipici di ogni specie.
Per esempio, i gatti scavano per coprire le proprie feci, i neonati umani sorridono, le rondini costruiscono il nido tutte nello stesso modo. Queste azioni però sono originate in modi complessi: possono essere ereditate geneticamente, trasmesse culturalmente dalla madre o apprese nei primi periodi di vita. In alcuni casi, la risposta istintiva viene modulata in base alla situazione ambientale.
Sfumature
Non esiste quindi una contrapposizione netta e tra istinto e intelligenza, per nessun animale, come non esiste tra innato e appreso.
A queste dicotomie si è aggiunta, più recentemente, quella tra eredità genetica e apprendimento, che ugualmente, in termini drastici, non esiste. Si può dunque dire che non esiste “l’istinto”, ma esistono molti diversi istinti adattativi, ovvero utili alla sopravvivenza, che spesso si sviluppano nella socialità, nella relazione con gli altri.