L'Australia è sotto attacco. Lo è da diverse decine di anni, in realtà, ma nell'ultimo mezzo secolo lo sforzo congiunto di diversi Paesi del mondo ha tenuto a bada lo scarabeo rinoceronte asiatico (Oryctes rhinoceros) e gli ha impedito di raggiungere il continente. Stiamo parlando di una delle specie animali più invasive del mondo, che ora, dopo cinquant'anni di silenzio, sta tornando prepotentemente alla ribalta, e minaccia di invadere le piantagioni australiane, mettendo a rischio l'ecosistema locale ma anche (ed è la cosa che più preoccupa le autorità) l'industria della palma.
Rischio triplo. L'identikit di questi nuovi invasori (e il motivo per cui sono nuovi) si trova in uno studio pubblicato su studio pubblicato su Current Research, che spiega come ci siano almeno tre diverse popolazioni di scarabeo rinoceronte che rischiano di arrivare in Australia.
Lo scarabeo rinoceronte asiatico è, come suggerisce il nome, nativo dell'Asia meridionale, ma dopo la Seconda Guerra Mondiale, con l'intensificarsi degli scambi commerciali e turistici, è sbarcato anche nel Pacifico, dove si è stabilito su una serie di isole, dalla Nuova Caledonia alle Solomon, da Tonga a Vanuatu. Qui l'animale ha trovato un ambiente ideale per prosperare: si nutre infatti delle foglie di diverse specie di palma, da quella da cocco a quelle da olio, ed è estremamente vorace, e capace di causare danni anche irreversibili specialmente alle piante più giovani.
Sotto controllo? Per impedirgli di arrivare fino in Australia, è dagli anni Settanta che la popolazione dello scarabeo rinoceronte asiatico viene tenuta sotto controllo grazie all'uso di un virus specifico nativo della Malesia, e che attacca esclusivamente questa specie. Negli ultimi anni, però, almeno una parte degli scarabei "bloccati" sulle isole del Pacifico è riuscita a sviluppare una qualche immunità al virus, e si è rimessa in marca verso l'Australia.
Un'analisi genetica degli esemplari delle isole del Pacifico ha rivelato agli scienziati che quella in corso non è una singola invasione, ma coinvolge diverse popolazioni di scarabeo rinoceronte (solo nelle isole Solomon, per esempio, ce ne sono tre), ciascuna che porta con sé la propria variante del virus; e le cose si stanno ulteriormente complicando perché queste popolazioni si stanno incrociando tra loro e producendo sempre più varianti, rendendo progressivamente più difficile il controllo biologico. Se alla fine Oryctes rhinoceros dovesse arrivare davvero in Australia creerebbe danni enormi a tutte le palme, sia quelle selvatiche, sia quelle ornamentali presenti in parchi e giardini, sia quelle coltivate per produrre olio o cocco.
Collaborazione. Ecco perché, secondo gli autori dello studio, il governo australiano dovrebbe collaborare con i governi degli Stati del Pacifico per prevenire l'invasione, e aiutare i circa cinque milioni di persone che vivono nelle isole già invase e che vedono minacciata la loro fonte primaria di sopravvivenza.