La preistoria era popolata da millepiedi mostruosi, scorpioni giganti, scarafaggi dalle proporzioni colossali e libellule enormi. Questo spettacolo, al limite del mostruoso, emerge da uno studio del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Bristol (Regno Unito), pubblicato dopo la scoperta in una cava di pietra vicino a Prüm (Germania) di una chela appartenente a un'antica specie di scorpione marino gigante, il Jaekelopterus rhenaniae (nell'illustrazione accanto), vissuto tra i 460 e i 255 milioni di anni fa. Secondo i rilevamenti sulla chela (46 cm) l'animale doveva misurare circa due metri e mezzo. A quanto si sa, il Jaekelopterus rhenaniae, antenato acquatico degli attuali scorpioni, si è evoluto a causa degli elevati livelli di ossigeno nell'atmosfera che l'hanno spinto a spostarsi sulla terra. Quanto alle dimensioni di questo e di altri antichi invertebrati non c'è una spiegazione certa: «È probabile che alcuni artropodi erano così grandi perché la competizione con i vertebrati non era ancora molto forte», spiega Simon Braddy, uno degli autori dello studio.