Fotografata per la prima volta una coppia di gorilla in libertà che si accoppiano nella posizione del missionario, ovvero faccia a faccia. La scoperta getta una luce nuova sull'evoluzione dei tratti comportamentali della nostra specie e dei nostri antenati, spiegano i ricercatori.
Gorilla a luci rosse. Leah e George fanno l'amore guardandosi negli occhi: lei sotto, lui sopra. È la prima volta che viene fotografata una posizione non comune nel mondo animale. Foto: © Thomas Breuer/Wildlife Conservation Society. |
Nell’intimità, i gorilla si “amano” come noi. La scoperta sta facendo il giro del mondo: fotografi della Wildlife Conservation Society di New York e del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology di Lipsia (Germania) hanno infatti fotografato per la prima volta una coppia di gorilla intenti a fare sesso nella posizione del missionario, ovvero faccia a faccia. A quanto si sa, questa posizione tipicamente umana è presente nel regno animale soltanto tra i bonobo, primati dall’intensa e promiscua attività sessuale.
|
“Comprendere il comportamento dei nostri ‘cugini’, le grandi scimmie, ci permette di fare luce sull’evoluzione dei tratti comportamentali della nostra specie”, ha affermato Thomas Breuer, ricercatore del Max Planck Institute e principale autore dello studio condotto al Nouabalé-Ndoki National Park (Repubblica del Congo), del quale le foto fanno parte. La posizione faccia a faccia – tecnicamente nota come ventro-ventrale – non è per nulla comune nel regno animale che predilige la più “canonica” postura dorso-ventrale, in cui la femmina dà le spalle al maschio. “Già sapevamo che i gorilla in cattività talvolta si accoppiano frontalmente, ma finora non erano mai stati fotografati in questa posizione nel loro ambiente naturale”, spiegano i ricercatori.
Ti amo, gorilla
Ma perché prediligere la posizione del missionario? Esistono teorie secondo cui l’accoppiamento ventro-ventrale - che consente ai partner di guardarsi negli occhi e quindi di “comunicare” meglio le reciproche emozioni e sensazioni – è strettamente imparentato con l’evoluzione della specie. Nell’uomo è infatti una conseguenza della stazione eretta: secondo quanto già nel 1967 lo zoologo e divulgatore scientifico Desmond Morris spiegava nel volume La scimmia nuda, i seni prominenti e arrotondati delle femmine di homo sapiens si sarebbero sviluppati come adattamento alla stazione eretta.
|
In pratica le mammelle avrebbero sostituito il richiamo sessuale costituito fino a quel momento dalle natiche, che “invitano” all’accoppiamento perché poste sopra i genitali.
Affascinanti somiglianze
Non sappiamo quanto l’accoppiamento frontale di gorilla e bonobo segnali la presenza di qualche componente “umana” nel comportamento di alcuni animali: “La nostra conoscenza attuale dei gorilla è ancora piuttosto limitata” afferma Breuer. “Non possiamo dire quindi quanto questa posizione sessuale sia comune. Certo è che è sempre affascinante scoprire similarità nel comportamento di primati e esseri umani”.
Andrea Porta
(Notizia aggiornata al 14 febbraio 2008)