Forzare un comportamento naturale
Il gatto tende la zampa per prendere un oggetto davanti a lui o per colpire un proprio simile. Possiamo quindi stimolare il movimento con un oggetto attaccato ad una corda, ad esempio un topino o una piuma. Portiamo il gioco all'altezza del naso del gatto, a dieci o quindici centimetri di distanza. Il gatto tenderà a toccare l'oggetto con la zampa; in quel momento bisogna dire la parola "zampa" e ricompensarlo con un premio in cibo particolarmente appetibile.
Repetita iuvant
Ripetere la sequenza seguita dalla ricompensa per almeno 20 volte. È un gioco semplice ma molto lento. La ricompensa aumenta la probabilità di risposta, la sua intensità e frequenza. Mentre col cane bastano poche ripetizioni, il gatto è un po’ più “tenace”; non è una questione di intelligenza ma di motivazione! Il gatto obbedirà per interesse, per piacere, in previsione di ottenere una ricompensa. Non obbedirà mai per forza o per costrizione!
Attenzione a non esagerare
Usando le ricompense in cibo, bisogna ridurre la quantità di cibo durante il pasto in modo da evitare di far ingrassare l’animale. Nel momento in cui il gatto ha perfettamente acquisito il comando “zampa” e risponde in maniera sistematica alla vostra richiesta, è importante non dargli la ricompensa ogni volta, bensì in maniera intermittente, per esempio una ricompensa ogni due, tre o quattro esercizi, per fare in modo che il gatto non possa stabilire quando la riceverà esattamente, dato che a volte compare dopo ogni esercizio e a volte invece dopo aver obbedito per 4 volte consecutive al comando “zampa”.
Calma e sedute brevi
Per ottenere dei risultati è importante svolgere gli esercizi in un ambiente calmo e rilassato, senza distrazioni: non quando ci sono ospiti, bambini, temporali o altre situazioni che possono distrarre o preoccupare il gatto. È importante inoltre fare brevi sedute di addestramento: qualche minuto alla volta anche più volte al giorno.