Hanno fatto scalpore e sono rimbalzate su tutti i social network le foto scattate qualche giorno fa dai residenti di Taloja, quartiere industriale di Mumbai (India), ad alcuni cani randagi con il pelo di un innaturale colore blu. «Abbiamo scoperto cinque cani colorati così», ha dichiarato Arati Chauhan, rappresentante di un'associazione per la difesa degli animali.
La preoccupazione, e la paura di un qualche tipo di contaminazione pericolosa, hanno fatto subito scattare l'allarme e i controlli da parte delle autorità, che adesso affermano di avere risolto "il mistero dei cani blu di Mumbai".
Inquinamento industriale. Lo si sospettava, ma c'è voluta più di una settimana per averne la conferma: la colorazione della pelliccia dei cani randagi è dovuta all'inquinamento industriale della zona. Al termine delle indagini le autorità hanno posto sotto sequestro una fabbrica, accusata di sversamento illegale di rifiuti chimici nel fiume Kasadi.
Nelle acque del fiume è stato riscontrato un mix di sostanze inquinanti e alti livelli di cloruro (un sale di acido cloridrico). I randagi sono noti per essere abituali "bagnanti" del Kasadi ed è in acqua che hanno acquisito la nuova tinta.
Puliti! Dopo aver catturato i cani blu e averli sottoposti a tutti gli esami del caso, l'agenzia per la protezione degli animali ha dichiarato che la sostanza colorante è "solubile in acqua", ed è infatti bastato un bagno per riportare i cani al loro colore naturale. Si teme però che la tintura non abbia avuto effetto solo su quei pochi cani né solamente sui cani.