Negli ultimi anni si parla con allarmante regolarità dello stato di salute delle api nel mondo, che secondo alcuni studi starebbero andando incontro a un declino talmente rapido che potrebbe portarle all'estinzione - e la scomparsa delle api creerebbe enormi problemi a tutti gli ecosistemi. Cambiamenti climatici, distruzione dell'habitat, monocolture, pesticidi: sono alcune delle cause della sindrome dello spopolamento degli alveari. Ora ne possiamo aggiungere un'altra, stando a uno studio pubblicato su PNAS e raccontato su The Conversation dagli ecologi Mark Brown e Barbara Smith: l'inquinamento atmosferico.
Dov'è la novità? Lo studio, condotto in India, non è il primo che evidenzia come l'inquinamento atmosferico possa creare problemi alle api: uno studio del 2019, per esempio, dimostrava che i fumi di scarico delle auto interferiscono con i profumi che "guidano" le api verso i fiori di cui si nutrono.
Geetha Thimmegowda, coordinatrice dello studio più recente, ha però voluto analizzare la situazione non di Apis mellifera, l'ape domestica, ma di Apis dorsata, l'ape gigante dell'India, una delle specie impollinatrici più importanti del continente, che a differenza dell'ape europea non è mai stata addomesticata e le cui colonie non sono stanziali, ma migrano per decine o centinaia di chilometri ogni anno. In questo modo, i ricercatori hanno potuto verificare l'effetto di diverse concentrazioni di inquinamento sugli stessi esemplari nel corso di tre anni, in un'analisi che si è svolta intorno all'area metropolitana di Bangalore, una delle zone più inquinate dell'India (e del mondo).
Gli effetti dell'inquinamento. I risultati non sono rassicuranti. Innanzi tutto, gli scienziati hanno verificato che più un'area è inquinata, più è bassa la concentrazione di api - e di conseguenza le piante locali hanno meno impollinatori a disposizione. Inoltre, le api recuperate in queste zone dimostravano evidenti segni di sofferenza: un sistema immunitario più debole, segni di aritmia cardiaca e stress, tracce di arsenico e piombo sul corpo, aspettativa di vita più bassa della norma. Gli autori spiegano che bisogna prendere i dati con prudenza, perché non è facile separare l'effetto diretto dell'inquinamento atmosferico da altri potenziali problemi di salute non ancora identificati; ma anche che hanno ripetuto l'esperimento usando questa volta i moscerini della frutta, e hanno ottenuto risultati simili.
Questi effetti negativi potrebbero essere amplificati su altre specie di ape: quelle indiane sono nomadi e possono imparare a evitare le aree troppo inquinate, ma quelle comuni (le nostre, per intenderci) hanno un areale molto più ristretto e fanno più fatica a sfuggire all'inquinamento e ricostruire le colonie in un luogo più sicuro.