Lo scioglimento del permafrost, lo strato di ghiaccio perenne che ricopre circa il 25% dell'intero emisfero settentrionale del nostro pianeta, causato dall'aumento delle temperature medie globali è una tragedia ambientale con la quale ci dovremo confrontare sempre più spesso nei prossimi anni.
Conservato... in che senso? In rari casi, però, gli effetti collaterali di questo disastro possono anche riservare piacevoli sorprese: è successo di recente in Jacuzia, una regione della Siberia orientale nella quale, sul finire del 2020, è stato ritrovato uno straordinario esemplare di rinoceronte lanoso perfettamente conservato – dove con "perfettamente conservato" intendiamo non solo che l'animale è esteriormente in ottime condizioni, ma ha addirittura gran parte degli organi interni ancora intatti. Lo riporta il Siberian Times, che attribuisce la scoperta a Valery Plotnikov dell'Accademia delle scienze della regione.
Il rinoceronte lanoso (Coelodonta antiquitatis) è una specie estinta di rinoceronte, uno dei rappresentanti più famosi della cosiddetta megafauna del Pleistocene. Viveva in Europa e in buona parte dell'Asia, dove comparve circa 3,5 milioni di anni fa e dalla quale sparì circa 10.000 anni fa. L'esemplare in questione, che è stato ritrovato a breve distanza dal luogo dove nel 2014 venne scoperto il primo (e finora unico) esemplare di cucciolo di rinoceronte lanoso, visse, secondo le prime stime, tra i 20.000 e i 50.000 anni fa.
Si trattava di un giovane di sesso non ancora determinato ed età compresa tra i 3 e i 4 anni; secondo le prime interpretazioni, era già abbastanza grande da essersi separato dalla madre e da vivere da solo. Per quel che riguarda le cause della sua morte, la più probabile è l'annegamento: il freddo estremo della regione ha contribuito a congelarlo immediatamente e a favorirne la preservazione.
In attesa del ghiaccio. Per avere un'idea più precisa dell'età dell'animale (che ancora non ha un nome) bisogna attendere la datazione al radiocarbonio, per effettuare la quale è necessario spostare il corpo in laboratori attrezzati – il Siberian Times spiega che gli scienziati locali stanno aspettando la ri-formazione delle strade di ghiaccio necessarie allo spostamento, che al momento è reso particolarmente complicato proprio dallo scioglimento del permafrost. Quando il "fossile" – vale la pena notare che il termine non è corretto dal punto di vista scientifico, visto che stiamo parlando di un animale che ha conservato i suoi tessuti e organi interni – arriverà finalmente a Jakutsk, la capitale della regione nonché la città più fredda del mondo, ne sapremo qualcosa di più.