Veleno e saliva non sono poi così diversi: derivano entrambi da una proteina vecchia di 300 milioni di anni, che con il tempo e la necessità si è evoluta in due forme molto diverse – una perfettamente innocua, l'altra potenzialmente letale.
È il risultato di uno studio internazionale, una collaborazione tra l'Okinawa Institute of Science and Technology Graduate University, in Giappone, e l'Australian National University di Canberra che ha permesso di ricostruire le storie evolutive della saliva (umana, ma non solo) e del veleno usato da molti serpenti e anche qualche mammifero. Lo studio è stato pubblicato su BMC Biology.
Le protagoniste dello studio hanno un nome complicato: si chiamano callicreine, e sono un sottogruppo delle proteasi a serina, enzimi capaci di rompere specifici legami presenti nelle proteine. In altre parole sono una classe di tossine presenti in quel cocktail chimico che è il veleno dei serpenti – e dei pochi mammiferi velenosi, tra cui i toporagni e i solenodonti.
A che serviranno? Le callicreine in particolare causano un rapido abbassamento della pressione sanguigna, e possono portare la vittima all'immobilità o addirittura alla morte. Le callicreine, però, sono presenti anche nel liquido salivare di molti mammiferi, tra cui i topi e noi umani; ma hanno una forma diversa, e soprattutto non tossica: ancora oggi non sappiamo di preciso quale sia il loro ruolo nella nostra saliva.
Le somiglianze tra le diverse callicreine sono note da tempo: finora, quello che mancava era la tecnologia genetica necessaria per tracciarne la storia completa. È quello che ha fatto il team guidato da Agneesh Barua, che è riuscito a ricostruire l'intero albero evolutivo dei geni che producono queste proteine nei vertebrati, scoprendo che le callicreine umane e quelle dei serpenti si sono evolute a partire da un unico gene ancestrale, presente in un qualche antenato comune di rettili e mammiferi. Stando allo studio, tra l'altro, questo significa che le proteine che abbiamo nella saliva hanno la potenzialità di diventare tossiche.
Non è detto che... Ciò non vuol dire ovviamente che anche noi umani prima o poi evolveremo una qualche forma di veleno: come spiega Barua, «produrre veleno è molto costoso dal punto di vista energetico, e ci dev'essere una forte pressione ecologica che ti spinge a evolverlo. La maggior parte dei mammiferi, e noi umani in particolare, non abbiamo questa pressione».