Nella maggior parte dei mammiferi, il sesso (e in particolare l'inseminazione) funziona come negli umani: il maschio deposita lo sperma nella vagina della femmina. Ci sono delle eccezioni: furetti, cavalli e topi, per esempio, sono detti inseminatori intrauterini, perché "saltano" la vagina per far arrivare lo sperma direttamente nell'utero.
C'è poi un caso unico nell'intera classe dei mammiferi, raccontato in uno studio pubblicato su PLOS One: quello dell'alpaca, che non solo pratica l'inseminazione intrauterina, ma lo fa direttamente – nel senso che il pene del maschio penetra abbastanza a fondo nella femmina da raggiungere direttamente l'utero, invece di farci arrivare solo lo sperma.
Sesso e sangue. Quello dell'alpaca è un caso unico nel regno animale: gli zoologi lo pensavano da un po', ma nessuno si era ancora premurato di controllare direttamente. Il team del Mount Holyoke College, in Massachusetts, ha deciso di studiare per la prima volta nel dettaglio questo metodo, analizzando il sistema riproduttivo di dieci femmine di alpaca – in alcune l'analisi è avvenuta un'ora dopo l'accoppiamento, in altre un giorno dopo.
In entrambi i casi, i ricercatori hanno notato che il tratto riproduttivo delle femmine portava segni evidenti di sanguinamento, assenti in quelli degli esemplari di controllo che non si erano recentemente accoppiati. Secondo gli autori, è la prova che, nell'accoppiamento dell'alpaca, il pene penetra nella vagina fino ad arrivare direttamente all'ingresso dell'utero.
Tutta colpa del pene. Una volta depositato sulla soglia dell'utero, lo sperma dell'alpaca maschio impiega appena un'ora a entrare negli ovidotti. Secondo gli autori, l'unicità di questo metodo di accoppiamento è conseguenza della forma altrettanto particolare del pene dell'alpaca maschio, che è lungo, sottile ed elastico, ma che ha anche una punta dura di cartilagine: è sua la "colpa" del sanguinamento riscontrato nelle femmine.
L'ipotesi dello studio è che questo metodo di inseminazione unico tra i mammiferi (per quanto sappiamo) aumenti le possibilità di fertilizzazione; e anche che le infiammazioni nel tratto riproduttivo causate dal pene del maschio abbiano un ruolo positivo nella buona riuscita dell'intera operazione.