L'enzima contenuto nel veleno di un serpente è l'ideale per togliere le macchie di sangue. E c'è già chi pensa a realizzare detersivi "tossici".
Serpente saponetta. Un esemplare di mocassino acquatico (Agkistrodon piscivorus conanti] |
Faremmo il bucato con un detersivo a base di veleno di serpente? È la stessa domanda che si è posta un gruppo di ricercatori californiani che ha pensato di utilizzare gli enzimi contenuti nello “sputo” del mocassino acquatico (Agkistrodon piscivorus conanti) per eliminare le macchie di sangue dai vestiti.
Devin Iimoto, responsabile dello studio, inizialmente si è interessato ai serpenti per trovare una nuova cura per infarto e ictus: il veleno di questi rettili, infatti, contiene anticoagulanti che potrebbero essere utilizzati per realizzare farmaci in grado di disgregare i “grumi” sanguigni che provocano simili eventi patologici.
Ricerca per criminali. A un certo punto, però, Iimoto ha pensato che tali proprietà potevano essere sfruttate in modo diverso, per esempio per ottenere uno smacchiatore specifico per il sangue. Isolato un componente attivo e non tossico del veleno e l'ha applicato a un tessuto di denim bianco sparso di macchie di sangue, riuscendo a eliminarle quasi del tutto.
Tale componente è un enzima che agisce disgregando le molecole della fibrina, la sostanza proteica che forma la “crosta” sulle ferite, e che, secondo Iimoto, mescolato a altre opportune sostanze chimiche diventerebbe capace di eliminare completamente le macchie di sangue.
Considerando che tutti gli animali che iniettano veleno o succhiano sangue producono enzimi simili, impiegare questi ultimi per realizzare detersivi potrebbe risultare molto vantaggioso, sempre che si superino alcuni ostacoli. Per esempio la caratteristica di essere attivi solo a determinate temperature. Attualmente, infatti, Iimoto e i suoi collaboratori sono impegnati a verificare se l'enzima che hanno isolato dal mocassino acquatico funzioni sia in acqua calda che fredda.
(Notizia aggiornata al 10 aprile 2004)