La popolazione mondiale dei panda in questi anni potrebbe essere stata sottostimata. Il panda gigante è un animale schivo molto difficile da studiare nel suo habitat naturale e finora il numero di esemplari presenti su un territorio veniva stimato in base alla quantità di feci che venivano ritrovate.
Un nuovo sistema messo a punto da alcuni ricercatori dell’università di Cardiff ha permesso invece di analizzare anche il DNA che si trova negli escrementi, prendendo di ciascuno animale utili informazioni personali come l’età e il sesso. La ricerca ha inoltre rivelato che i panda in natura non soffrono di particolari patologie genetiche e che sono una specie in buona salute.
Attraverso questo nuovo tipo di "conteggio" si è scoperto che nella riserva naturale di Wanglang (in Cina), dove è stato utilizzato per la prima volta, i panda sono 66, il doppio di quello che si pensava.
Secondo questa logica anziché 1.000 panda, nel mondo ce ne potrebbero essere 2.000 o 3.000.