Il ragno manipolatore che usa le lucciole (maschio) come esca

Araneus ventricosus è un ragno della famiglia Araneidae, una delle più numerose e diffuse in tutto il mondo. Vive in Cina, Giappone e Corea (ma è stato ritrovato anche in Russia) e, come racconta uno studio pubblicato su Current Biology, ha inventato un metodo di caccia semplice ma geniale: è infatti capace di sfruttare la bioluminescenza delle lucciole, una delle sue prede preferite, per attirare altri esemplari nella sua tela. Il dettaglio più interessante è che lo fa usando solo i maschi, nonostante anche le femmine siano in grado di brillare.

Perché solo maschi? La preda preferita di Araneus ventricosus è una lucciola in particolare, Abscondita terminalis, anch'essa originaria dell'Asia. Come tutte le lucciole, anche questa usa i segnali luminosi per la comunicazione; in particolare, i maschi attirano le femmine usando due diverse "lanterne", mentre le femmine usano una singola fonte luminosa.

Mentre studiava il ragno in questione, il primo autore dello studio, Xinhua Fu della Huazhong Agricultural University in Cina, ha notato che nelle sue ragnatele c'è una cospicua assenza di lucciole femmine: a quanto pare, tutte le sue prede sono maschi. Ulteriori osservazioni hanno però dimostrato che, una volta intrappolati nella ragnatela, questi maschi si comportano come femmine, usando un singolo segnale luminoso come se stessero cercando di attirare altri maschi.

tratti in inganno. In realtà, non si tratta di una scelta, ma di un'imposizione: Araneus ventricosus è infatti in grado di manipolare l'uso della luce da parte dei maschi, e di obbligarli a comportarsi come femmine. In questo modo, i segnali luminosi attirano ulteriori maschi, che vengono catturati e diventano anch'essi prede.

Abile manipolatore. La manipolazione da parte del ragno è attiva: l'animale usa infatti un mix di morsi e "bende" di seta per costringere la lucciola a comportarsi come se fosse una femmina. Ora si tratta di scoprire se si tratti di un'operazione puramente meccanica, oppure se sia il veleno trasmesso dal morso del ragno a modificare il comportamento delle prede, trasformandole in esche perfette.