Si aggira sulle sabbie del deserto del Marocco, al confine con l’Algeria, uno strano ragno. Non è particolarmente appariscente, e si sposta come tanti altri sulle sue otto zampe. Ma se viene spaventato da un predatore, da un altro ragno o da un uomo, si lancia in aria e inizia una serie di salti mortali che lo portano rapidamente fuori dalla portata del disturbo. Il movimento gli permette di raggiungere i 2 metri al secondo, il doppio della velocità di quando cammina. Il ragno, il cui nome latino è Cebrennus rechenbergi, è stato scoperto da Ingo Rechenberg, un esperto di bionica, durante una spedizione in Marocco.
I ragni di Marte
Rechenberg lo ha passato a Peter Jäger, araneologo del Senckenberg Research Institute a Francoforte, che l'ha descritto sulla rivista scientifica Zootaxa. Il ragno è parente di un’altra specie, che vive in Namibia e che si muove appallottolandosi per scendere rapidamente dalle dune e sfuggire ai pericoli.
Lo scopritore Rechenberg pensa che lo strano movimento del ragno possa essere usato come modello di piccoli robot a forma di ragno, da impiegare in terreni complicati, come quelli agricoli o addirittura su Marte.
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