Sugli squali grava spesso una cattiva reputazione di "mangia-uomini": e pensare che ne esiste addirittura una specie vegetariana! A dir la verità, lo squalo martello dal berretto (Sphyrna tiburo) è il primo rappresentante della famiglia di cui si attesta una dieta (anche) erbivora.
Il pesce lungo circa un metro e diffuso lungo le cose americane, è noto per l'abitudine di nuotare vicino a riva e raccogliere gamberetti, piccoli granchi e pesci nelle praterie Thalassia testudinum, una comune pianta acquatica.
Solo contorno? Nel 2007, nell'apparato digerente di giovani esemplari di questo squalo fu trovato qualcosa di inaspettato: la posidonia stessa. Per far luce sul mistero, una ricercatrice dell'Università della California, Irvine, ha sistemato alcuni squali martello dal berretto in una vasca di acqua salata esterna, e li ha nutriti per tre settimane, tre volte al giorno, con una dieta per il 90% a base di posidonia e per il 10% di calamari.
Assimilate. Nonostante l'alimentazione quasi esclusivamente vegetariana, tutti gli squali hanno acquisito peso. L'analisi dei loro escrementi e delle tracce di carbonio sulle piante ha anche dimostrato che stavano digerendo e utilizzando, sotto forma di energia, almeno la metà delle erbe ingerite.
La scoperta è interessante perché l'intestino di questi squali è corto come quello dei "cugini" squali martello, e non allungato come richiederebbe una dieta erbivora. Il sospetto è che batteri intestinali specializzati nella digestione di alghe e piante digeriscano le fibre per loro.