La violenza non paga. Ma dà soddisfazione. Sembrerà cinico, però è quello che dimostra una ricerca presentata dai biologi della Vanderbilt University (Nashville, Tennessee) che hanno studiato il comportamento di topi incitati ad atteggiamenti aggressivi. Dopo aver lasciato che una coppia di roditori si ambientasse in una gabbia, i ricercatori hanno prelevato la femmina sostituendola con un maschio, e hanno poi insegnato al primo maschio ad azionare un meccanismo che gli ha permesso di fare entrare e uscire l'intruso nella gabbietta. Dall'osservazione era chiaro: il topo "residente" traeva piacere dalla facilità con cui poteva a suo piacimento far rientrare il nuovo arrivato per il solo gusto di aggredirlo più e più volte. Sottoposto però all'iniezione di un farmaco che blocca i recettori della dopamina - il mediatore neurologico connesso alla percezione del piacere - il topo, pur normale in ogni altro comportamento, ha ridotto la frequenza con cui faceva entrare l'invasore, mostrando quindi - secondo i ricercatori - di non essere più interessato alla "violenza gratuita". Evidente la conclusione, per gli scienziati: «Dall'esperimento - spiega Craig Kennedy - abbiamo capito che i topi, e forse anche gli esseri umani, possono adottare comportamenti aggressivi anche per la sola sensazione piacevole che ne deriva, un po' come succede per il sesso o il cibo». [AP]