Labroides dimidiatus, noto comunemente come pesce pulitore, è uno degli ospiti più frequenti dei nostri acquari; è anche uno dei più studiati, e dei più sorprendenti: l'anno scorso, per esempio, un team della Osaka Metropolitan University ha pubblicato uno studio nel quale si dimostra che questo pesce è in grado di passare il "test dello specchio", e riconoscere sé stesso di fronte a una superficie riflettente.
Ora lo stesso team ha condotto un nuovo studio, pubblicato su Nature, che suggerisce qualcosa di ancora più affascinante: il pesce pulitore è in grado di decidere se imbarcarsi in uno scontro con un rivale analizzandosi allo specchio, nel tentativo di scoprire se sia più grosso lui o il nemico.
Il pesce e lo specchio. Nello studio si legge che "il pesce pulitore, dopo essersi riconosciuto allo specchio, costruisce un'immagine mentale del proprio corpo", e ha quindi una percezione precisa delle proprie dimensioni. Dimensioni che sono alla base delle gerarchie in questa specie: i pesci più grossi dominano quelli più piccoli, che tendono a evitare lo scontro se possono.
Nell'esperimento, alcuni pesci pulitori sono stati messi di fronte a immagini di potenziali rivali che erano più grossi o più piccoli di loro di circa il 10%: una differenza non enorme, ma che si nota e determina le decisioni "belliche" dell'animale. Ma anche una differenza che i pesci hanno ignorato, mostrando aggressività sia verso gli esemplari più grossi sia quelli più piccoli.
Il primo (ma non l'unico). Dopo essere stati messi di fronte a uno specchio, però, i pesci pulitori hanno cambiato il loro atteggiamento, e hanno smesso di attaccare le immagini che rappresentavano un pesce più grosso, continuando invece a mostrare aggressività verso quelli più piccoli.
Secondo gli autori, questo dimostra che il pesce pulitore è in grado di costruirsi un'immagine mentale del proprio corpo e delle proprie dimensioni, e di usarla per decidere se valga la pena attaccare un rivale o meno. Nello studio si legge anche che questi risultati rendono il pesce pulitore l'unico animale non umano nel quale sia stata scoperta una forma di coscienza di sé e dei propri limiti fisici (che non vuol dire sia l'unico a possederla, solo il primo per il quale siamo riusciti a dimostrarla).