Una creatura vermiforme che trivella le rocce di fiume, riducendole a un colabrodo, ha lasciato di sasso i biologi del Museo Nazionale Francese di Storia Naturale, che l'hanno di recente studiata nelle Filippine. Il vermone è in realtà un mollusco bivalve della famiglia dei Teredini, creature d'acqua dolce dal corpo allungato note per un insolito appetito: di norma sono ghiotte di legno e, con i gusci come apparati abrasivi, in passato devastavano gli scafi delle barche.
Ma il nuovo mangia-pietre ha gusti più sofisticati: uno dei suoi gusci si è evoluto in una perfetta macchina perforatrice capace di bucare e disintegrare la roccia. Il prodotto di questo pasto è espulso dalla parte opposta del suo corpo a tubo, lungo una decina di centimetri: ciò che entra come roccia, esce come sabbia, che va a depositarsi sul fondo del fiume. Gli scienziati hanno battezzato il bivalve Lithoredo abatanica, dal nome del fiume Abatan (nelle Filippine), dove è stato osservato.
Talpa di fiume. Diversi animali ingoiano pietre per aiutare la digestione (lo fanno per esempio alcuni uccelli), ma il mollusco filippino è il primo capace di mangiare e bucare la roccia allo stesso tempo. Non è ancora chiaro se i sassi siano effettivamente una fonte di cibo: forse ne trae nutrimento attraverso batteri specializzati nel suo intestino, ma la roccia in uscita sembra identica a quella masticata (consistenza a parte).
Effetti visibili. Quel che è certo è che la creatura agisce profondamente sul paesaggio. Gli scienziati che l'hanno - con attenzione - estratta dalle rocce hanno trovato buchi lunghi anche 60 cm, usati poi come tane da altre specie, come granchi e pesci.
E visto che la sabbia espulsa dal mollusco si deposita sul letto del fiume, nelle aree densamente popolate da L. abatanica il fiume muta gradualmente il suo corso, scivolando accanto e attorno ai nuovi mucchi di detriti.
Alla ricerca, pubblicata su Proceedings of the Royal Society B, seguiranno nuovi studi genetici per capire come si sia evoluto lo strano comportamento e quale tipo di nutrimento il bivalve tragga dalle rocce.