Trovate le prove di un inverno globale avvenuto in seguito all'impatto dell'asteroide che si ritiene "uccise" i dinosauri 65 milioni di anni fa.
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Le scogliere di ghiaccio che si affacciano sul Mare di Ross in Antartide. Foto: © NOAA. |
Che freddo c'era, maledetta primavera. Al tempo dei dinosauri questa zona faceva parte del caldo Mare della Tetide abitato da animali tipici di regioni tropicali. Secondo gli studiosi, dopo l'oscuramento del Sole, questi vennero soppiantati da una fauna dei climi freddi, capace di sopravvivere meglio alla nuova condizione. Questo fatto è stato registrato nelle rocce. Infatti sono venuti alla luce dei fossili di foraminiferi bentonici, creature marine unicellulari, che di solito vengono trovati a latitudini più fredde. Quando cambiano le condizioni ambientali gli esseri viventi, se non periscono, si adattano e in questo caso quelli adatti a vivere in zone fredde si sono diffusi in altre aree.
C'è poi un'altra evidenza. «La specie Cibicidoides pseudoacutus, anch'essa un foraminifero, ha la caratteristica di avvolgere la sua conchiglia a destra o a sinistra in base alla temperatura in cui vive - spiega Simone Galeotti, coautore della ricerca - Se il clima è freddo ha un senso sinistrorso, se l'ambiente è caldo la conchiglia è destrorsa. Nelle rocce di El Kef la prevalenza dell'avvolgimento è verso sinistra». Da qui la deduzione che in quella parte di mondo il clima si faceva sempre più freddo.
Fu la presenza nell'aria di particelle di solfati la causa di questo raffreddamento, pensano i paleontologi. L'aerosol è stato vaporizzato nell'atmosfera in seguito all'impatto con la Terra del corpo celeste il cui cratere si trova a Chicxulub, in Messico. Questo pulviscolo ha impedito ai raggi del Sole di raggiungere la superficie terrestre. E il risultato... un freddo terribile ovunque e migrazioni di animali -in questo caso micro-animali- per sopravvivere!
(Notizia aggiornata al 5 giugno 2004)