Il giglio bianco è un fiore molto popolare nelle nostre case, ma forse non tutti sanno che è tossico per il nostro gatto. Pochi giorni fa un collega ci ha raccontato di aver ricoverato un gatto che vomitava e non mangiava da qualche giorno; alla fine si è scoperto che il povero animale si era intossicato proprio mangiando una foglia di giglio bianco, che era stato regalato alla proprietaria alcuni giorni prima.
Quelli pericolosi e quelli no
Altri membri della famiglia dei gigli sono tossici, come il giglio turco e il giglio tigrato, mentre la calla e il giglio glorioso non sono pericolosi.
Mangiare anche solo una foglia di un giglio tossico può portare a un grave avvelenamento e in breve tempo il gatto potrà manifestare dei segni di questa tossicità.
Danni renali
I primi effetti si evidenziano a livello dei reni. In un tempo variabile da qualche minuto a qualche ora dall’ingestione della pianta, il gatto inizia a vomitare e rifiuta di mangiare. In breve compariranno i segni di una disidratazione e, quando la tossina raggiungerà i reni, il gatto inizierà a diventare apatico, a muoversi poco e a non voler più interagire con i proprietari. Purtroppo il danno renale potrebbe essere talmente grave da portare il gatto alla morte nel giro di 5 giorni.
Intervento tempestivo
Se sospettate che il vostro animale abbia ingerito una parte di un giglio (foglia, petali, ecc.), vi consigliamo di contattare il veterinario immediatamente. In questi casi, un intervento tempestivo e mirato può salvare la vita al vostro animale. Il veterinario provvederà a fare delle flebo al gatto per disintossicarlo e a somministrargli dei farmaci per controllare nausea e vomito.
Ai proprietari di gatti, amanti anche dei fiori, il consiglio è quello di rinunciare ad avere gigli nella propria collezione di piante o, se proprio non possono farne a meno, assicurarsi che questo tipo di fiore non sia mai a portata della bocca del gatto.