I gechi non finiscono mai di stupire. Dopo averne studiato le zampette, caratterizzate da una superficie simile al velcro, che assicura aderenza a qualunque superficie, ora gli scienziati si interrogano sulle doti della coda dei piccoli rettili. Studiando le abilità motorie del piccolo rettile, Robert Full (Università della California, Usa), ha notato che i gechi, ottimi arrampicatori su superfici ripide e scivolose, cadono raramente e, quando succede, atterrano sempre sulle zampe, come i gatti. Filmandoli su superfici di varia scivolosità, Full ha scoperto il loro segreto: la coda a "cavalletto di bicicletta", che, come una quinta zampa, bilancia sul nascere le perdite di equilibrio. Ma la coda entra in gioco anche quando la caduta è inevitabile, quando il geco la dispone a 90° rispetto al corpo: questo gli permette una rapidissima rotazione che evita l'impatto sul dorso. Una soluzione "naturale" che la tecnologia cerca di imitare, per esempio nel robot arrampicatore Rise (vedi). [AP]