In questo caso, Photoshop non c'entra. E nemmeno qualche strana discendenza ibrida: il pennuto che vedete - un cardinale rosso o cardinale della Virginia (Cardinalis cardinalis), diffuso nel Nord America - è per metà maschio e per metà femmina: il suo corpo, cioè, mostra i caratteri sessuali secondari (nello specifico il colore della livrea) di entrambi i generi. Una condizione che gli esperti chiamano ginandromorfismo e che è più comunemente osservata in mosche, api e farfalle.
Le due metà della mela... riunite. Le femmine di questo pennuto hanno un piumaggio che va dal marrone al crema, studiato per non attrarre i predatori; mentre i maschi si distinguono per le piume di color rosso acceso, con le quali riescono a fare colpo sulle potenziali partner. L'esemplare qui fotografato, apparso sul sito Evolution Is True, presenta le caratteristiche dei due sessi, equamente distribuite: il suo corpo è diviso in due perfette metà, una per genere (non è dato sapere se presenti genitali maschili o femminili, o entrambi come nel caso degli individui ermafroditi).
Le cause. Questa condizione deriverebbe da un'anomala e sbilanciata distribuzione dei cromosomi sessuali durante la divisione cellulare nei primi stadi dello sviluppo embrionale. Gli individui ginandromorfi possono presentare - ma non necessariamente presentano - genitali sia maschili che femminili, e spesso risultano sterili.
Negli uccelli, a differenza dell'uomo, sono le femmine ad essere eterogametiche, con due cromosomi detti Z e W, e il processo che dà origine al ginandromorfismo non è ancora del tutto chiaro: una delle ipotesi vuole che l'anomalia genetica si formi direttamente all'interno della cellula uovo, quando questa porta, accidentalmente, entrambi i cromosomi, uno per sesso (Z e W) e non un solo cromosoma come dovrebbe avvenire. Quando questa viene fertilizzata da uno spermatozoo che porta due cromosomi Z, o da due spermatozoi, il pennuto che nascerà avrà alcune cellule ZZ e altre ZW. Ma non tutti accettano che la condizione derivi da una tale, incredibile sequenza di anomalie.
Mix più o meno ordinati. Non sempre, comunque, gli esemplari ginandromorfi sono così perfettamente divisi: alcuni animali possono mostrare aree maschili e femminili diversamente distribuite, o possono avere la parte anteriore e posteriore con caratteristiche sessuali opposte. In questo caso, la natura è stata particolarmente precisa.