Gli uccelli modificano il loro canto in risposta al rumore del traffico, che influisce sulla loro capacità di attrarre le femmine e di difendere dagli intrusi il proprio territorio. È quanto emerge da una ricerca degli scienziati della George Mason University, in Virginia, pubblicata sulla rivista Bioacoustic.
Il team di ricercatori, coordinato da Katherine Gentry, ha studiato il canto dei piui di bosco orientale (Contopus virens), piccoli passeriformi presenti in tre parchi dell'area metropolitana di Washington D.C. La registrazione del cinguettio è stata effettuata sia in luoghi dove il rumore del traffico era costante sia dove era parzialmente ridotto a causa di un provvedimento che impone il blocco del traffico per 36 ore alla settimana.
Gli scienziati hanno constatato come gli uccelli si adattassero alle variazioni del rumore del traffico, regolando la durata e il tono del canto per riuscire a comunicare meglio con i loro simili. Nel momento in cui il traffico stradale veniva bloccato, gli uccelli riprendevano a cinguettare come prima, utilizzando toni più bassi e di maggiore durata.
Secondo gli autori dello studio una riduzione uniforme del traffico sarebbe ideale per una strategia di conservazione efficace e potrebbe aiutare a fermare la forte riduzione della popolazione dei piui di bosco orientale, diminuita del 50% negli ultimi 70 anni nell'area presa in esame. Misure come quella ipotizzata dai ricercatori potrebbero portare benefici anche a molte altre specie obbligate a modificare i propri richiami per farsi sentire dai propri simili nonostante il rumore prodotto dall'essere umano.