Le echidne sono tra i pochissimi mammiferi (insieme all'ornitorinco, che con loro fa parte dell'ordine dei monotremi) a fare le uova, che vengono incubate in una tasca cutanea nel corpo della madre. Ci sono quattro specie di echidna, diffuse tra Nuova Guinea e Australia. Riconoscibili per il caratteristico aspetto "spinoso", dato dagli aculei che coprono il dorso, si nutrono di formiche e termiti. Uno studio ha ora preso in considerazione la loro comunicazione acustica: a lungo infatti gli zoologi hanno dubitato che questi animali avessero una "voce", se si escludono i suoni emessi per il semplice passaggio dell'aria nell'apparato respiratorio.
Il richiamo dell'amore? Christine Cooper, dell'australiana Curtin University, è infatti riuscita a registrare i versi specifici prodotti dall'echidna istrice, o echidna dal becco corto. Oltre a suoni come sibili o rumori prodotti annusando, infatti, questa echidna produce vocalizzazioni simili al tubare delle tortore e a grugniti. Questi suoni sono prodotti però molto raramente e solo durante la stagione degli amori. Gli studiosi ritengono che siano usati nella comunicazione. Alla scoperta è dedicato un articolo su Focus n° 375 in edicola.