Il video della rissa a colpi di becco tra due pinguini rivali in amore sta facendo il giro del web. Nel filmato - cruento - del National Geographic, uno dei due pennuti della colonia di Punta Tombo, in Argentina, fa ritorno al nido e trova la compagna di lunga data con un altro partner. Tra i due scoppia una lotta all'ultimo sangue, finché la femmina non sceglie "l'amante".
Un tipo abitudinario. Ma i pinguini non sono tradizionalmente considerati monogami? In media, il 72% di questi uccelli fa ritorno, anno dopo anno, allo stesso sito di accoppiamento, per ritrovare lo stesso partner. Questo comportamento, conosciuto come nest site fidelity (una sorta di fedeltà al nido d'amore, piuttosto che al compagno), prevede che sia il maschio a tornare sempre nello stesso luogo, sperando di incrociare, nelle poche settimane in cui vi rimarrà, la "moglie".
Breve ma intenso. Per diverse specie, l'idillio coniugale dura circa tre settimane intorno alla fine di ottobre, giusto il tempo della stagione degli accoppiamenti. Dopo ognuno torna a nuotare per conto proprio. Non sempre però le cose vanno lisce e quando i pinguini "divorziano" è spesso più per ragioni logistiche che per questioni di tradimento.
Sincronizziamoci. Può capitare che un pinguino torni al nido per trovare la femmina con un altro partner, ma succede solo nel 26% dei casi di "separazione". Più spesso accade che i due partner facciano ritorno a casa in tempi leggermente diversi, per scoprire che il compagno o la compagna non c'è o si è spostato.
Scambio di favori. Le meno prevedibili in questo gioco di attese e arrivi sembrano essere proprio le femmine di pinguino, tra le quali è anche documentato un comportamento opportunistico, con l'offerta di favori sessuali ai maschi single a patto che questi le aiutino a raccogliere pietre per il nido. Spesso, una volta ottenuto il loro scopo, le femmine fuggono senza completare l'accoppiamento.