Un pinguino ad altezza umana non è esattamente la prima cosa che ci si aspetterebbe di trovare ai tropici. Eppure, 36 milioni di anni fa, vedere pinguini alti un metro e mezzo, scorrazzare alle basse latitudini sarebbe stato un evento comune.
Un gruppo di scienziati ha infatti rinvenuto lo scheletro fossile di questo "gigante" in una località della costa meridionale del Perù, situata ad appena 14 gradi a sud dell’equatore. La scoperta ha lasciato gli studiosi a bocca aperta per varie ragioni. Innanzi tutto, l’altezza di questo pinguino, della specie Icadiptes salasi, è tale da far sfigurare gli odierni pinguini reali e imperatori, che raggiungono la già ragguardevole statura di 1-1,10 metri. Anche il becco dell’antico pennuto, a giudicare dai resti, era di misure spropositate e di forma inusuale: sembrava una fiocina lunga quasi due volte il cranio dell’uccello.
Ma il dato più sorprendente è che quest’animale sopravvisse serenamente a latitudini tropicali, a temperature che, 36 milioni di anni fa - questa è l’età dello scheletro - erano ben più elevate di quelle attuali. Anche oggi esistono pinguini, come quelli delle Galapagos, che preferiscono vivere al caldo anziché nelle gelide acque antartiche, ma finora si pensava che quest’adattamento fosse avvenuto recentemente, e non in un’epoca tanto remota.
Nell'illustrazione il "gigante" preistorico è messo a confronto con i pinguini odierni (per una migliore visualizzazione clicca sulla foto) © Kristin Lamm