È ormai dal 2003 che il pesce pagliaccio Amphiprion ocellaris viene automaticamente associato a Nemo, protagonista di quel famoso cartone della Pixar che parla di un esemplare con una pinna danneggiata che viene rapito dagli umani e costretto ad abbandonare il padre. Ebbene, uno studio pubblicato sul Journal of Experimental Biology ci spiega innanzitutto che la storia di Nemo che vive in pace nel suo anemone è falsa: i pesci pagliaccio sono molto protettivi e aggrediscono senza esitazione altri pesci che invadono il loro territorio. Considerando però che esistono una trentina di specie diverse di pesce pagliaccio, come fa Amphiprion ocellaris a distinguerle? La risposta è: sa contare.
Quante strisce hai? Le specie di pesce pagliaccio hanno un numero variabile di strisce sul corpo che va da 0 a 3: si tratta in molti casi dell'elemento distintivo più evidente di questi pesci, che per il resto hanno un aspetto molto simile. Ecco perché il team guidato da Kina Hayashi dell'Okinawa Institute of Science and Technology ha condotto un esperimento incentrato proprio sulle strisce. Prima di tutto ha allevato un piccolo branco di pesci pagliaccio a partire dal momento della schiusa, tenendoli in un acquario e lontani da qualsiasi altro pesce.
"Bullismo" marino. Poi, quando hanno compiuto sei mesi, ha cominciato a farli interagire sia con altre specie di pesce pagliaccio, sia con altri esemplari di Amphiprion ocellaris, e ne ha studiato le reazioni. La prima cosa che gli scienziati hanno notato è che i pesci pagliaccio aggredivano e "bullizzavano" i membri della loro specie (un evento che si è verificato nell'80% dei casi), mentre erano più tolleranti verso le altre specie, in particolare quelle con meno strisce.
Uno, due, tre… all'attacco! Proprio quest'ultimo dettaglio ha ispirato la seconda fase dello studio, nella quale i pesci pagliaccio sono stati messi di fronte a pesci finti, cioè pezzi di plastica arancione dipinti con una, due o tre strisce sul corpo. Anche in questo caso, gli animali hanno aggredito con gusto i modelli con due o tre strisce, mentre hanno trattato con sufficienza quelli con una e ignorato quelli privi di segni distintivi.
Strisce pericolose. Questo significa che i pesci pagliaccio contano le strisce per valutare la pericolosità di un intruso. Perché, però, attaccano anche i pesci con due strisce e non solo quelli con tre? Secondo lo studio è perché alla nascita il pesce pagliaccio ha solo due strisce, che diventano tre dopo una decina di giorni di vita: anche gli esemplari "bi-strisciati", quindi, possono rappresentare un pericolo, o comunque un concorrente da scacciare.