Rumore di clacson, smog, traffico bloccato, rischiosi attraversamenti stradali: le grandi città possono mettere a dura prova la mente, e il corpo di chi vi abita. Gli amanti del caos metropolitano vi risponderanno con una certa fierezza di essere abituati alla vita urbana, e di non avvertirne quasi più lo stress. Sono in buona compagnia: anche i merli di città, a differenza dei loro "cugini" di campagna, possono sopportare situazioni stressanti senza dare segni di cedimento. Come se vivere in caotiche metropoli li avesse trasformati in veri "Milanesi Imbruttiti".









Cittadini anche nei geni. Il fatto che i merli cittadini non abbiano mostrato un incremento di stress ossidativo significa, secondo i ricercatori, che si sono perfettamente adattati al contesto urbano. Se il loro organismo rispondesse come quello dei merli campagnoli, infatti, difficilmente riuscirebbero a sopravvivere alla dura vita metropolitana. La loro capacità di contrastare l'aumento di stress ossidativo sembrerebbe determinata geneticamente e potrebbe aver favorito l'adattamento a un contesto cittadino.
Questa teoria evolutiva vale anche per gli uomini? No, perché a differenza dei merli, ci spostiamo più spesso. Ma chi apprezza particolarmente la vita di città risponderebbe fisiologicamente meglio - questa è l'ipotesi - anche ad altri tipi di situazioni stressanti.