Tra tutti i felini, il gatto domestico è quello che presenta la maggior varietà di mantelli. Il tipo di pelliccia è una caratteristica individuale di ogni singola razza. Sappiamo che durante l’addomesticamento sono avvenuti numerosi cambiamenti nel tipo di pelliccia del gatto: alcuni sono dovuti all’evoluzione naturale, mentre altri agli incroci selettivi operati dall’uomo.
Lo Sphinx, meglio conosciuto come "gatto nudo" non è proprio senza pelo, ha una sottile peluria su tutto il corpo
Il mantello originale del gatto era tigrato e la prima mutazione ad un colore singolo, probabilmente il nero, si verificò quando il gatto non ebbe più la necessità di mimetizzarsi. In seguito, altre mutazioni con sfumature di rosso, bianco e colori puri hanno contribuito alla varietà cromatica che ritroviamo oggi nelle nostre razze di gatti. Indipendentemente dal colore, il mantello è costituito dalla combinazione di tre elementi: sottopelo, setole e peli dominanti (o di copertura).
Il sottopelo, corto e soffice, ha la funzione di aiutare a mantenere l’isolamento del corpo. Alcune razze di gatti ne sono prive. Le setole, invece, sono dei peli leggermente più lunghi e ispidi che insieme al sottopelo, rappresentano i peli secondari. I peli dominanti sono noti anche come peli primari e sono la parte più lunga e maggiorente visibile del mantello.
Tra le tante razze di gatti domestici possiamo distinguere tre tipologie fondamentali in base alla lunghezza del pelo: gatti a pelo lungo, a pelo semilungo e a pelo corto.
Nei gatti a pelo lungo, la lunghezza del pelo può variare a seconda della razza e delle stagioni. Il mantello risulta molto folto nel sottopelo in modo da garantire un maggior isolamento. Un esempio ci è fornito dal Persiano a pelo lungo, che ha lunghi peli dominanti che fuoriescono da un fitto sottopelo, creando un mantello molto folto.
Le razze a pelo semilungo presentano pellicce relativamente lunghe con un sottopelo decisamente ridotto rispetto a quello dei Persiani. Tra queste razze ritroviamo il Maine Coon: il suo mantello si caratterizza per la presenza di peli dominanti di lunghezza irregolare. Questi gatti mostrano una notevole differenza nella lunghezza del pelo tra l’inverno e l’estate.
Tra i gatti a pelo corto possiamo riscontrare notevoli differenze sia nell’aspetto che nella tessitura del mantello. Le razze orientali e il Siamese presentano un mantello molto morbido e soffice con un pelo molto corto. Il Manx, invece, presenta un evidente doppio mantello (sottopelo folto più peli dominanti) che fa sì che il gatto sembri più grosso di quello che è.
Fanno parte del gruppo dei gatti a pelo corto anche gli Sphinx, meglio conosciuti come “gatti nudi”. In realtà, proprio nudi non sono visto che la maggior parte del loro corpo presenta una sottile peluria e ritroviamo anche un po’ di pelo più fitto alle estremità. Hanno inoltre sopracciglia e baffi più corti del normale.