Generalmente sì, ma vi è un’eccezione: l’ornitorinco. Questo mammifero dell’ordine primitivo (ma altamente specializzato) dei monotremi, presenta molte differenze con gli altri mammiferi: è oviparo (cioè depone le uova), non ha vere mammelle (ma allatta), non ha denti ma una specie di becco… tanto da venire considerato una sorta di “mescolanza” tra uccelli e mammiferi. In realtà l’ornitorinco non lo è: si è separato dall’antenato comune con gli uccelli circa 315 milioni di anni fa, ma presenta ancora alcune somiglianze con essi. Una ricerca condotta da Frank Grützner dell’Università di Adelaide ha portato nuovi elementi per comprendere questo enigma evolutivo: se i mammiferi hanno due cromosomi sessuali (X e Y), l’ornitorinco ne ha ben dieci (cinque X e cinque Y, nei maschi). E somigliano più ai cromosomi sessuali Z degli uccelli che agli XY dei mammiferi.
Rettili
Indubbiamente l’ornitorinco è un animale bizzarro: presenta somiglianze con gli uccelli, ma anche con i rettili. Il potente veleno che può iniettare con gli speroni delle zampe posteriori, per esempio, è simile a quello dei serpenti: in questo caso si assiste, probabilmente, a una convergenza evolutiva (rami differenti dell’albero evolutivo hanno “inventato” la stessa soluzione dopo essersi separati).
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