Noi umani, invecchiando, cambiamo carattere, anche se ad alcuni non piace ammetterlo: diventiamo più abitudinari, più legati ai nostri ritmi e alle nostre consuetudini, e tendiamo ad avere meno frequentazioni sociali, e a tenerci vicini solo gli amici più stretti. Ebbene, lo stesso vale per i grifoni, stando a uno studio pubblicato su PNAS: un team dell'università di Tel Aviv ha seguito per 15 anni la vita di 142 esemplari di questo uccello rapace, scoprendo come cambiano le loro abitudini con l'avanzare dell'età.
Carcasse come fossero bar. I grifoni soggetti dello studio sono esemplari di Gyps fulvus, il grifone eurasiatico, diffuso nell'area mediterranea, in Medio Oriente e in India con alcune popolazioni anche in Sardegna. Si tratta di un rapace di grosse dimensioni (l'apertura alare sfiora i tre metri), che si nutre prevalentemente di carcasse – una fonte di cibo che non è sempre facile da trovare.
Per questo, quando i grifoni ne individuano una, passano qualche giorno in zona, per nutrirsi del cadavere in tutta calma; in questo modo creano dei centri di aggregazione nei quali gli animali possono scambiarsi informazioni su altre potenziali fonti di cibo. Lo studio del team israeliano ha seguito questi spostamenti per 15 anni, per capire quanto i grifoni siano affezionati agli stessi luoghi o al contrario amino esplorare.
Gli effetti dell'età sulla socialità. I dati ottenuti tramite GPS (i 142 esemplari sono stati taggati 15 anni fa) hanno dimostrato che, con il passare degli anni, il comportamento sociale dei grifoni cambia. Quando sono giovani, tendono a frequentare diversi centri di aggregazione, e raramente tornano due volte nello stesso luogo, preferendo andare in cerca di altre fonti di cibo e interagire quindi con nuove conoscenze. Invecchiando, questi rapaci riducono gradualmente le loro esplorazioni, e raggiunti i 10 anni di età decidono quali sono i loro posti preferiti e frequentano solo quelli.
Questa sedentarietà ha effetti anche sulla loro socialità: più invecchiano, più i grifoni tendono a passare il loro tempo sempre con gli stessi amici, riducendo i contatti con esemplari che conoscono di meno. Tutti comportamenti che si ritrovano, mutatis mutandis, anche in noi esseri umani.