Qualche anno fa, nel 2017, fece scalpore uno studio che analizzava i gatti da un punto di vista fisico, spiegando come mai possano adattarsi alle più svariate forme, come accade per i liquidi. Lo studio vinse il premio Ig Nobel per la sua assurdità, ma esplorava comunque un argomento interessante: al di là delle esagerazioni, infatti, i gatti sono noti per la loro capacità di strizzarsi in fessure e aperture apparentemente troppo strette per loro.
Ebbene, un nuovo studio pubblicato su iScience va oltre, dimostrando come questa capacità "liquida" dei nostri felini preferiti valga solo… in verticale.
La difficoltà di sperimentare sui gatti. Prima di descrivervi l'esperimento che ha portato a queste conclusioni, vale la pena raccontarvi la fatica fatta dall'autore Péter Pongrácz della Eötvös Loránd University di Budapest per organizzarlo. I gatti non sono infatti i primi soggetti di uno studio di questo tipo, che in passato ha visto coinvolti tra gli altri i cani. Ma se questi ultimi partecipano sempre con piacere agli esperimenti di laboratorio (basta che ci sia del cibo), i gatti sono molto più schizzinosi: per poter condurre lo studio, Pongrácz ha dovuto recarsi nelle case dei suoi soggetti, e testarli sul loro territorio in condizioni non sempre uniformi.
Il protocollo, comunque, è rimasto sempre lo stesso: attirando i gatti con una ricompensa edibile, Pongrácz li ha sfidati a passare in aperture via via più strette; in alcuni casi i buchi sono stati ridotti in orizzontale, in altri in verticale.
In alto sì, di lato no. Alcuni gatti hanno "risolto" il problema saltando il pezzo di cartone forato che serviva da ostacolo, altri non hanno mostrato interesse e si sono allontanati. Chi, invece, si è prestato all'esperimento ha fornito indizi importanti sulla propria percezione del corpo.
Per i buchi ristretti in verticale, i gatti hanno reagito valutando correttamente la loro altezza, capendo quindi se fossero riusciti a passare dalla fessura oppure no. Invece nel caso dei passaggi ristretti in orizzontale, i gatti sono andati in confusione, tentando di infilarsi in spazi troppo stretti per loro. Insomma, i felini hanno una certa percezione del proprio corpo e delle proprie dimensioni, che però si estende solo in verticale. Il perché di questa differenza ci è ancora sconosciuto, ma secondo lo studio potrebbe essere una caratteristica già presente negli antenati selvatici dei gatti, e avere un qualche significato legato ai loro metodi di caccia.