Nuovi traguardi dell'ingegneria genetica: i gatti che si illuminano al buio. Perché? Per studiare malattie umane... I felini, resi luminosi dall'ingegneria genetica, sono anche manipolati per riprodurre particolari patologie umane: inserendo poi in animali sani le cellule "campione" di questi soggetti si riuscirà a studiare l'evoluzione delle malattie in modo più preciso di quanto non sia mai stato possibile finora. Ma i felini non sono gli unici animali fluorescenti creati dall'uomo: insieme a loro, maiali, topi, pesci e persino una scimmia... (Andrea Porta, 19 dicembre 2007)
I gatti fluourescenti dei laboratori coreani. |
Al buio i gatti vedono bene. Quelli usciti dai laboratori dell'università di Gyeongsang (Corea del Sud), al buio, li vediamo bene anche noi. Sì, perché sono fluorescenti: illuminati da raggi ultravioletti appaiono infatti rossastri. Frutto di esperimenti di ingegneria genetica, i felini coreani dovrebbero aprire la strada alla produzione di animali test per lo studio di alcune malattie umane.
Evidenziatore cellulare
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C'è un intero zoo che si illumina al buio
Gli animali fluorescenti non sono una novità, per la scienza. Qualche anno fa da un laboratorio di Taipei (Taiwan) erano usciti i primi pesci luminosi (in quel caso verdi) mentre a gennaio dello scorso anno lo stesso laboratorio aveva reso luminosi alcuni maiali. Se nel secondo caso lo scopo era lo stesso dei gattini coreani, i pesci avevano tutt'altra funzione: diventare veri e propri "giocattoli" da acquario. Un destino simile era già stato riservato ad alcuni topi del California Institute of Technology (Usa) e per ANDi (acronimo di "Dna inserito", ma con Dna scritto al contrario), una scimmia rhesus della Oregon Health Sciences University (Usa), allo scopo di tracciare meglio le operazioni di trasferimento di materiale genetico.