I delfini sono tra gli animali più giocherelloni al mondo, basta guardarli in faccia per accorgersene: quando si stanno divertendo aprono la bocca in quello che assomiglia a un sorriso. Ora uno studio pubblicato su iScience toglie ogni dubbio: non siamo noi che attribuiamo ai cetacei comportamenti tipicamente umani, ma loro che effettivamente sorridono. Lo scopo è quello di rassicurare chi hanno di fronte su intenzioni non bellicose e comunicare la loro voglia di giocare.
Il sorriso dei tursiopi. I delfini non sono gli unici animali che sorridono: i carnivori più sociali (pensate ai cani) hanno un'espressione simile, con la bocca aperta ma rilassata e gli occhi spalancati. Lo stesso vale per molte scimmie. Finora, però, non tutti gli esperti erano d'accordo sull'interpretazione dell'espressione facciale dei cetacei come segno di pace.
Il team dell'Università di Pisa che ha condotto lo studio ha quindi analizzato 80 ore di video di interazioni tra 22 tursiopi che vivono allo Zoomarine di Roma, scoprendo innanzitutto che sfoderano la loro espressione sorridente solo quando sono in compagnia (solo un esemplare ha sorriso giocando da solo). La bocca aperta ma non aggressiva è quindi uno strumento di comunicazione.
"Giochiamo?". Già, ma di che genere di comunicazione si tratta? I sorrisi, dice lo studio, avvengono quando i delfini stanno giocando: si tratta di un modo per segnalare che quanto sta accadendo (inseguimenti, morsi, lotte) non è un comportamento aggressivo. E infatti la maggior parte dei tursiopi che si sono trovati di fronte un compagno sorridente hanno reagito allo stesso modo, confermando di voler partecipare al gioco.
Non solo: ogni volta che il comportamento osservato era effettivamente aggressivo, il sorriso scompariva. Lo studio tuttavia presenta un limite: è stato condotto su animali cresciuti in cattività, e al momento non sappiamo se anche in natura il sorriso venga usato allo stesso modo o con la stessa frequenza.