Dimenticate il vecchio detto: “memoria d’elefante”. Da oggi sarà meglio dire: “memoria da delfino”. Una ricerca, infatti, ha dimostrato che la memoria di questi cetacei supera di gran lunga quella di tutti gli altri mammiferi, a eccezione dell’uomo. I delfini sono in grado di riconoscere il fischio dei vecchi compagni di vasca anche a 20 anni di distanza. E la loro memoria, secondo i ricercatori, potrebbe spingersi anche questo limite perché il “fischio” emesso da tali animali rimane stabile per molti decenni.
[Guarda: il delfino che chiede aiuto all'uomo (video)]
Riconoscersi con un fischio
Lo ha scoperto Jason Bruck dell'Università di Chicago che per realizzare la sua ricerca ha ricostruito la provenienza di decine di delfini che vivono in acquari diversi. È riuscito a scoprire che 53 di essi da giovani avevano convissuto per qualche mese in uno specifico allevamento.
A questo punto per ciascuno di essi ha registrato il fischio tipico dell’individuo e lo ha fatto ascoltare agli altri delfini che vissero con lui decenni prima, ma che ora si trovano in acquari distanti anche centinaia di chilometri. Osservando con grande attenzione e meticolosità la risposta di ciascun delfino, Bruck ha potuto dimostrare che i tursiopi reagivano ai fischi di loro ex compagni in modo diverso rispetto a quando sentivano il fischio di un delfino che non avevano mai incontrato durante la loro vita.
[Il delfino che gioca a palla con le meduse (video)]
Il fischio è come l’impronta digitale
Ma perché il ricercatore ha basato la sua ricerca sul fischio e non sull’immagine degli animali? Recentemente si è scoperto che il fischio di ciascun delfino è una specie di “impronta digitale” che mettono a punto da giovani e che non cambiano fino alla vecchiaia. È un tratto distintivo molto importante nella loro vita sociale. Così centrale che i delfini sono in grado di “imitare” il fischio di altri individui per richiamarne l’attenzione. Secondo Stephanie King, che ha studiato a fondo questo tipo di comunicazione all’Università di St. Andrews in Scozia, “copiare” il fischio di un amico ne fa un raro esempio di “comunicazione referenziale”, cioè la capacità di riferirsi a uno specifico individuo attraverso il linguaggio.
[Ascolta Noc il beluga che parlava]
Memoria sociale
I ricercatori ora si stanno chiedendo se la capacità di riconoscere, copiare e ricordare modi di esprimersi di delfini diversi non implichi una capacità di comunicare ancora tutta da scoprire e che finora è stata sottovalutata. Ma, come spiega Bruck, la sua scoperta è già un passo in avanti nella comprensione dell’intelligenza dei delfini che «sono in grado di avere una cognizione sociale molto simile a quella umana». In altre parole ciò significa che il delfino ha un forte senso di unità con gli individui con i quali trascorre parte della sua vita, al punto da non scordarli anche dopo un lungo periodo di tempo durante il quale non vive più con essi.
L’incredibile capacità è un altro elemento che dice che i delfini hanno un livello cognitivo altamente sofisticato e una memoria sociale paragonabile a quello degli elefanti, degli scimpanzé e per certi versi anche a quello dell’uomo.
[Guarda la terribile caccia ai delfini di un'orca]