Il tratto distintivo di una tigre dai denti a sciabola? I lunghi canini, ben visibili anche quando il felino aveva la bocca chiusa. Secondo uno studio pubblicato su Quaternary Science Reviews, però, l'immagine che abbiamo ricostruito dell'animale preistorico sarebbe sbagliata, perlomeno se pensiamo a una delle specie più diffuse, l'Homotherium latidens. I ricercatori, dopo un'attenta analisi dei moderni grandi felini e di antichi fossili, sono giunti alla conclusione che i lunghi canini dell'H. latidens erano visibili solo quando il predatore apriva le fauci, e che rimanevano altrimenti nascosti dal labbro inferiore.
Canini visibili... o no? L'Homotherium latidens era «la tigre dai denti a sciabola più temibile del Pleistocene», spiega al New York Times Mauricio Anton, paleoartista autore dello studio. Grande quanto un leone, il felino arrivava a pesare 250 kg: comparve sulla Terra quattro milioni di anni fa, durante il Pliocene, e si estinse 10.000 anni fa. Il suo tratto caratteristico erano i lunghi canini affilati come sciabole le cui punte, scriveva Anton nel 2009, «sporgevano dalle labbra». Ma era davvero così?
Eureka! Era il 2016 quando il paleoartista, osservando il video di un leone che chiudeva le fauci dopo uno sbadiglio, notò un dettaglio che gli era sempre sfuggito: «Il labbro inferiore, contraendosi, copriva del tutto la punta dei canini», spiega Anton, che ricorda il momento come un'illuminazione. Per capire quali fossero le implicazioni di questa intuizione, Anton e un team di ricercatori hanno quindi analizzato in dettaglio i movimenti di alcuni grandi felini viventi e ristudiato con "nuovi occhi" alcuni antichi fossili.
Nascosti. Ciò che sapevamo sulle tigri dai denti a sciabola derivava dall'analisi di antichi fossili e dalle dissezioni di felini moderni. L'errore commesso finora, però, è stato quello di non considerare che i muscoli di un animale morto sono rilassati: per questo la posizione delle labbra, che lasciavano scoperti i canini, era diversa rispetto a quando l'animale era in vita. Le nuove analisi hanno permesso di concludere che il labbro inferiore non potevano incastrarsi tra i canini e le gengive, ma che i canini venivano invece nascosti dal labbro inferiore.
Certo non tutte le specie di tigri dai denti a sciabola nascondevano le loro armi così bene: gli smilodonti, ad esempio, avevano canini molto più lunghi (oltre 15 centimetri) che, probabilmente, non potevano essere nascosti dal labbro e rimanevano sempre visibili. L'obiettivo dei ricercatori ora è studiare altre specie di tigri dai denti a sciabola, per capire se quanto scoperto sull'H. latidens sia valido anche per altri felini estinti.