Spesso ci viene fatta questa domanda e con il nostro lavoro veniamo in contatto con dei problemi che possono essere “scambiati” per malessere da solitudine, ma in realtà sono problemi ben più gravi e complessi.
Ci riferiamo a quella che viene chiamata ansia da separazione. Questa è una patologia comportamentale piuttosto complessa che sta presentandosi sempre più frequentemente nei nostri cani.
Le cause di questo disturbo non sono ancora ben conosciute, o meglio esistono una serie di concause che possono intervenire nella sua insorgenza. I cani con questo problema possono manifestare diversi sintomi, come vocalizzazioni: abbaiare, ululare e piagnucolare;
· distruzione: spesso diretta verso le possibili uscite della casa come porte e finestre
· eliminazione inappropriata (urine e feci deposte in casa),
· leccamento eccessivo di alcune parti del corpo (in certi casi fino a procurarsi delle lesioni),
· inappetenza e a volte vomito e diarrea.
Tutti questi sintomi possono essere presenti insieme o ne possiamo trovare uno solo e una combinazione di due o tre.
La terapia è abbastanza impegnativa e necessita l’intervento di un veterinario comportamentalista, in quanto in diversi casi è necessario, soprattutto per il bene del cane, ricorrere anche all’utilizzo di farmaci.
Ma escludendo queste forme patologiche c’è comunque da dire che effettivamente il cane non ama stare da solo.
I cani infatti sono animali altamente sociali e necessitano della presenza del loro gruppo. Quando adottiamo un cane, i componenti della famiglia umana diventano membri del suo branco sociale, con cui l’animale ama trascorrere la maggior parte del suo tempo. Per questo motivo, bisogna pensarci bene prima di adottare un cane per lasciarlo da solo per 8-10 ore al giorno, tutti i giorni, non è proprio una scelta corretta. Sicuramente una situazione del genere per il cane è molto dura e potrebbe inoltre predisporre all’insorgenza di una serie di problemi.