Una nuova ricerca e accurate osservazioni sui bonobo nel Salonga National Park, in Congo, rivelano particolari inquietanti sulla loro vita di cacciatori. (Federica Ceccherini, 30 ottobre 2008)
I bonobo tutti “peace and love”? Ma chi l’ha detto. Si è sempre pensato che questi primati fossero pacifici a causa della loro particolare struttura sociale. L’organizzazione sociale dei bonobo, essendo guidata dalle femmine, si basa infatti, sul sesso e non sulla violenza. Come avviene invece per gli scimpanzé che hanno un'organizzazione di tipo maschile.
Recentemente un gruppo di ricercatori del Centro di ricerca Max Plance, in Germania, ha scoperto che i bonobo, pur tranquilli fra loro, non sono altrettanto “agnellini” con le altre specie e nemmeno con i loro parenti più stretti: gli scimpanzé. Gli scienziati hanno seguito questi animali durante alcune battute di caccia nel Salonga National Park, in Congo. «Catturano gli animali – afferma Gottfried Hohmann che ha guidato il team - e poi cominciano a mangiarli senza preoccuparsi di ucciderli prima». Spesso quindi capita che addentino ferocemente le antilopi, magari aprendogli stomaco e intestino, mentre le poverette sono ancora vive.
E non va molto meglio alle scimmie che si trovano sugli alberi vicini. I bonobo, in gruppo, prima si radunano sotto l’albero e poi assaltano a sorpresa le malcapitate tra i rami.
Alcuni antropologi pensavano che i bonobo avessero perso la loro propensione all’aggressività milioni di anni fa, distinguendosi in termini evolutivi, dagli scimpanzé.
Adesso la scoperta pone dei dubbi su questa ipotesi e sull’assunto che solo le specie violente fra consimili (e quindi all'interno dello stesso gruppo sociale) siano aggressive anche all'esterno, verso le altre specie.