Ogni anno, sulle strade europee, 194 milioni di uccelli e 29 milioni di mammiferi vengono uccisi: animali investiti da macchine e altri mezzi a motore che non si accorgono di loro. Una strage silenziosa che è stata per la prima volta investigata nel dettaglio.
Uno studio dell'università di Reading ha analizzato un centinaio di documenti da tutta Europa relativi al fenomeno dei "roadkill", o se preferite WVC (wildlife-vehicle collision), e ha stilato una lista delle specie più a rischio investimento nel nostro continente, e ha scoperto che in cima alla classifica non si trovano necessariamente gli animali più a rischio d'estinzione.
Strade ovunque. L'Europa è uno dei luoghi al mondo con la più alta densità di strade aperte al traffico veicolare: il 50% dell'intero continente si trova a meno di 1,5 km da una strada a lunga percorrenza (provinciali, statali, autostrade) o comunque asfaltata. Questo significa che il rischio di venire investiti è molto alto per la fauna selvatica europea, che difficilmente vive in aree completamente prive dell'influenza umana; secondo una delle autrici dello studio, Manuela Gonzalez-Suarez, alcuni di questi animali rischiano addirittura l'estinzione, almeno a livello locale. Il suo team ha dunque calcolato la probabilità di rimanere uccisi in un incidente stradale per un totale di 423 specie di uccelli e 212 di mammiferi, e creato una classifica degli animali più a rischio.
Volare è più pericoloso che camminare. Curiosamente, le due vittime più frequenti di questo tipo di incidente sono due specie volanti, il merlo (del quale si registrano quasi 12 vittime per km di strada ogni anno) e il pipistrello soprano (1,76 vittime per km di strada ogni anno).
Le zone più pericolose, invece, sono le strade dell'Europa centrale, in particolare di Germania, Repubblica Ceca e Austria. Lo studio ha anche identificato, tra le specie contenute nell'elenco, quelle più a rischio di estinzione: si tratta del francolino di monte e del citello Spermophilus major, due specie molto diffuse in Europa ma che rischiano di sparire in contesti locali a causa delle troppe morti stradali.