Avete un giardino, della terra o anche solo qualche vaso in terrazzo? Preparatevi a una notizia che potrebbe sembrarvi controintuitiva: le formiche sulle piante non sono un problema ma un'opportunità. Lo dice uno studio condotto in Brasile e pubblicato su Proceedings of the Royal Society B, che ha analizzato la possibilità di usare le formiche al posto dei pesticidi per tenere sotto controllo afidi e altri parassiti vegetali, e ha scoperto che questo "rimedio naturale" è molto utilizzato in giro per il mondo, e potrebbe diventare una soluzione alternativa e sana anche per i raccolti di grandi dimensioni.
Foglia no, parassita sì. Usare le formiche come pesticidi non è una novità: in Cina, per esempio, i coltivatori di limoni usano da secoli questi insetti come anti-afidi. I ricercatori della Universidade Federal de Uberlândia (Brasile) hanno analizzato tutta la letteratura scientifica sull'argomento e hanno scoperto 52 diverse istanze di formiche pesticide in giro per il mondo, utilizzate su 17 tipi di raccolti diversi.
L'idea è che, se usate sulle piante giuste, le formiche non si interessano alle foglie o ai frutti ma si concentrano solo sui parassiti; in questo modo possono liberare la pianta dall'infestazione senza gli effetti collaterali dei pesticidi, che rischiano di fare danni a noi umani ma anche agli impollinatori della pianta stessa, oltre a inquinare il suolo.
Meglio dei pesticidi. Un'analisi più approfondita di questi metodi ha rivelato ulteriori dettagli. Per esempio, le formiche sono più efficaci sulle piante che crescono in penombra rispetto a quelle che stanno sempre in pieno sole. Al contrario, le piante sulle quali si sviluppa la cosiddetta melata (una secrezione zuccherina emessa da alcuni insetti mangiafoglie) sono quelle dove le formiche perdono più efficacia: invece di liberarsi dei parassiti li "allevano", così da poter poi raccogliere la sostanza della quale vanno ghiotte.
Il particolare più importante, però, è che in molti casi le formiche si sono rivelate non solo efficaci, ma più efficaci dei pesticidi: la sperimentazione per scoprire se davvero possiamo affidarci a questi insetti per proteggere i nostri raccolti potrebbe partire proprio da queste.